Domenica 11 Maggio dalle
ore 17 alle 19
Incontro aperto con il
Lama
Sarà possibile porre domande a Ghesce
La e ricevere i suoi preziosi consigli sulla pratica e sulla
filosofia buddhista
[Lunedì 12,
Martedì 13 e Mercoledì 14 Maggio alle ore 20:30]
In questo mese avremo anche l'onore di
ospitare Lama Ciampa Monlam che nelle serate dal 12 al 14 Maggio darà
per noi insegnamenti di Dharma
Lama Ciampa Monlam
Nasce a Lhasa in Tibet nel
1926. Entra bambino nel Monastero Ghelugpa di Tsecholing a Lhasa,
dove viveva un suo fratello più vecchio. Compito specifico del Gompa
era quello della celebrazione quotidiana dei rituali al Palazzo del
Potala, sia per il Dalai Lama che per il Governo Tibetano. Lì Lama
Monlam riceve la formazione di ‘maestro di cerimonia’. Era a
Lhasa quando l’invasore cinese bombardava il Potala. Vi rimane per
qualche anno travestito da laico poi si rifugia prima in India a
Dharamsala e poi in Nepal a Boudhanath. Decide allora di dedicarsi
alla meditazione seguendo i consigli del suo maestro, spostandosi nei
luoghi sacri nepalesi. Stabilitosi infine a Pharping, luogo sacro a
Vajrayoghini, benedetto dalla meditazione di Guru Padmasambawa
e visitato da Marpa Lotzawa e caro a tutte le tradizioni tibetane,
conclude i ritiri prescritti. Lama è particolarmente devoto alla
pratica di Tara Bianca cui a rivolto molte preghiere. E’
depositario della preghiera di “guarigione con il sale”
tramandatagli oralmente per guarire in special modo le malattie
provocate dai “Naga”. Ha conosciuto l’Occidente nel 2002
tramite gli amici che lo hanno invitato in Italia in occasione della
cerimonia del Kalachakra in Austria. Nel 2006 è stato ospite di
Pomaia e relatore al convegno per la salvaguardia degli Stupa
Buddisti, partecipando poi al primo viaggio di avanscoperta in
Ladhak.
Lama Monlam, che è anziano e parla solo tibetano, è accompagnato, assistito e tradotto in inglese dalla nipote Anila Tenzin Tsomo del monastero di Kopan.
Lui si presenta così: “Voi avete incontrato molti grandi Lama, Rinpoche e Gheshe,, ebbene io non sono un Rinpoche, non sono una reincarnazione, non sono neppure un Geshe, sono un semplice monaco . Perchè vengo qui come insegnante? Alcuni dei miei amici mi hanno detto che, essendo stato in ritiro per molti anni, potrei dare essere di esempio e dare dei consigli che possono aiutarli
nella vita. Così ho pensato che poiché pratico per aiutare altri, se le mie parole e i miei consigli possono aiutare la gente allora ho realizzato il mio scopo. Persino il mio guru, H.H. Dalai Lama, mi ha detto che se puoi aiutare anche solo una persona questo è Dharma. Così sono contento di essere qui a condividere con voi la mia esperienza”.
Lama Monlam, che è anziano e parla solo tibetano, è accompagnato, assistito e tradotto in inglese dalla nipote Anila Tenzin Tsomo del monastero di Kopan.
Lui si presenta così: “Voi avete incontrato molti grandi Lama, Rinpoche e Gheshe,, ebbene io non sono un Rinpoche, non sono una reincarnazione, non sono neppure un Geshe, sono un semplice monaco . Perchè vengo qui come insegnante? Alcuni dei miei amici mi hanno detto che, essendo stato in ritiro per molti anni, potrei dare essere di esempio e dare dei consigli che possono aiutarli
nella vita. Così ho pensato che poiché pratico per aiutare altri, se le mie parole e i miei consigli possono aiutare la gente allora ho realizzato il mio scopo. Persino il mio guru, H.H. Dalai Lama, mi ha detto che se puoi aiutare anche solo una persona questo è Dharma. Così sono contento di essere qui a condividere con voi la mia esperienza”.